La porta è solo un esempio tra le 13 restaurate al piano nobile e caratterizzate da una stessa tipologia costruttiva, ma ognuna diversa e con problematiche conservative differenti.
Tutte le porte erano state danneggiate dall’usura, dall’oliatura costante delle parti metalliche, ma soprattutto dalla povertà della tecnica esecutiva e dalle percolature d’acqua proveniente dal tetto che scendendo attraverso i soffitti in legno ha trasportato il tannino, impregnando e macchiando irrimediabilmente le superfici.
Le decorazioni, eseguite principalmente a tempera, con scarso legante e senza alcuna preparazione, erano molto fragili, con sollevamenti, lacune e zone decoese.
L’intervento è stato mirato a garantire il consolidamento, applicando la minima quantità di consolidante alla minima concentrazione possibile, senza alterare l’opacità della pellicola pittorica.
Il ritocco, seguendo le indicazione del Direttore dei Lavori, è stato eseguito con l’obbiettivo di restituire leggibilità ma anche godibilità , armonizzando l’opera con l’ambiente circostante anch’esso decorato ed in ottimo stato di conservazione.